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Libertà o saggezza. Autodistruzione oppure completi sviluppo e prosperità.


La libertà in qualità di principale valore nell'attuale fase di sviluppo della civiltà. Causa di tale stato di cose. Conseguenze. Conclusioni. Libertà o pensiero.

«Libertà» in qualità di «Dio» non formale dell'umanità.

Riflettendo sullo stato della singola persona, della società civile, è difficile non prestare attenzione a tale sorprendente fenomeno quale la venerazione di un enorme quantitativo di persone nei confronti del «Dio» che già praticamente da alcuni secoli regna sulla Terra, pur privo dello status divino ufficiale.
Questo«Dio» non formale, seppure influente, è rappresentato dal concetto «libertà».
L'approccio nei confronti di tale concetto permette di raccontare molte cose interessanti sia sul passato, che sul presente e futuro dell'umanità.

«Libertà» intesa come valore principale? Libertà superiore all'amore, alla bellezza, alla giustizia, alla vita ed alla morte?

Nella scala dei valori delle persone moderne, la libertà quasi senza ogni dubbio si trova al posto più alto, battendo in questa concorrenza anche gli avversari più forti quali la stessa vita e l'amore.
In fondo, più volte è possibile imbattersi nella conferma assiomatica che «la libertà è più cara della vita», «l'amore non deve limitare la mia libertà», «la libertà è più importante di ogni altra cosa», «in nome della libertà sono pronto a tutto», «tutto in nome della libertà»... Ed inoltre, attualmente è impossibile trovare un altro valore generalmente accettato superiore per importanza alla libertà nei confronti delle persone. In nome della «libertà», le persone oggigiorno sono pronte con totale sicurezza ed un incredibilmente sincero zelo ed entusiasmo a farsi uccidere, a sacrificare la propria vita. Forse possono sprecare tempo a discutere sul fatto se la giustizia può essere più importante della libertà? O sull'amore nei confronti del prossimo? Sull'amore tra uomo e donna? Sul senso di compassione? …
Ancor prima che qualcuno riesca a prestare attenzione anche solo di sfuggita a queste e molte altre domande analoghe, egli cade nell'abbraccio dell'incrollabile condizione universale secondo la quale la libertà è indubbiamente più importante di ogni altra cosa. La bandiera che raffigura il sorprendente e potente «Dio» Libertà, è attualmente alzata talmente in alto  nella concezione generale del mondo ed è diventata talmente enorme da coprire tutto il cielo e l'intero orizzonte, e l'uomo cerca protezione proprio sotto questa bandiera pianificando la propria vita, la vita del suo paese e persino la vita di tutta l'umanità tenendo presente l'indubbia importanza della venerazione di questo «Dio».
In nome della libertà non è peccato uccidere sé stessi ed altri – ecco cosa raccontano all'uomo dagli schermi televisivi e dalle pagine dei giornali. E nessun numero di morti, più esattamente assassinii, non deve fermare coloro i quali si battono «in nome della libertà». In nome della libertà è possibile «rinunciare temporaneamente alla giustizia», è possibile «diventare temporaneamente codardi e commettere un'azione codarda», in quanto la libertà – «è più importante e preziosa per le persone». In nome della libertà è possibile rinunciare ai rapporti con la persona che ami, in quanto nessuno «ha il diritto di limitare la tua libertà». Tanto più si può e si deve rinunciare alla semplice amicizia. Poiché  «la libertà è indubbiamente superiore». In nome della «libertà», l'uomo può rinunciare anche alla fede in Dio, il che è stato più volte provato nel corso di varie rivoluzioni.
Tantissimi spargimenti di sangue sono avvenuti in qualità di sacrificio «nei confronti di Dio in nome della Libertà». In nome di questo concetto sono state compiute rivoluzioni, intere nazioni hanno combattuto contro altre e sono morti centinaia di milioni di uomini. E tuttora continuano a morire.
Perchè?
Questo sorprendente «Dio» è veramente degno di tale venerazione piena di abnegazione? Come comprendere tale approccio delle persone nei confronti del concetto «libertà»?

Libertà dell'uomo, approccio della persona nei confronti della propria libertà.

Personalmente ritengo che questo Dio assetato di sangue di nome «Libertà» non sia degno di un tale approccio nei suoi confronti. Non ha né essenza né senso, rappresentando solamente il frutto dell'immaginazione contorta dell'umanità insana, oltre a rappresentare uno strumento assai comodo nella mani di coloro i quali amano manipolare le masse, la coscienza di massa, restando inoltre servi fanatici dello stesso «Dio libertà».
Il rapporto delle persone nei confronti della libertà lascia capire molte cose. Esso permette infatti di valutare il livello di sviluppo sia del singolo individuo che della nostra civiltà nel suo complesso.

«Libertà dell'uomo» ed infanzia dell'umanità. La libertà rappresenta «Dio» grazie al livello di sviluppo infantile dell'umanità?

La libertà può rappresentare il valore principale, più importante di «Dio» e dell'«Onnipotente» solamente nel caso in cui l'uomo che utilizza questo concetto si trova nella fase infantile, giovanile del proprio sviluppo, quando la protesta «contro tutto» avviene principalmente a livello fisiologico ed ormonale rispetto a quello cosciente. Quando il potenziale umano che si trova all'interno dell'uomo cerca di fuoriuscire superando qualsiasi ostacolo senza difficoltà, senza pensare a quale forma acquisire e in quale indirizzo impiegare le proprie forze ed energie, e a quale scopo.
L'umanità in genere si comporta come un ragazzino che inizia a percepire nel suo interno le forze ribollenti e cerca di sbarazzarsene. E lo fa legato al concetto di «libertà» in qualità di unica forma di sostegno, in quanto fino al dato momento egli non è abbastanza cresciuto.
Scoprendo in sé la crescente capacità di influenzare il mondo circostante con l'ausilio del proprio intelletto, l'umanità tenta quanto più possibile di aumentare la forza e la potenza della sua azione, senza cercare di comprendere le proprie azioni, le proprie possibilità. E nel corso di tale processo, proprio il concetto di «libertà» corrisponde alla qualità di pensiero, di concezione del mondo delle quali è capace.

In che modo è possibile utilizzare il rapporto nei confronti della libertà al fine di valutare il livello di maturità dell'individuo, la maturità dell'umanità?

Raffrontando due diverse varianti di rapporto nei confronti della libertà.
Uno dei due è rappresentato dalla variante universalmente accettata del rapporto nei suoi confronti, quando la «libertà» è al di sopra di tutto, dell'amore, della bellezza, della fede in Dio, dell'onestà, del bene, della giustizia, dell'amicizia, della vita stessa e di tutti gli altri valori.
La seconda variante è costituita dal fatto che quando l'uomo ammette che dire «la libertà è al di sopra tutto» è stupido e senza senso, poichè tale affermazione non contiene nulla in sè. Quando grazie alle proprie riflessioni ed osservazioni egli giunge alla conclusione secondo la quale nell'Universo la libertà può essere considerata solamente l'Universo nel suo complesso, se essa lo desidera e se nei suoi confronti tale concetto ha un qualche significato. In quanto ogni altro tratto dell'Universo, che sia l'uomo, la comunità umana o milioni di civiltà, dipende da quel mondo infinito all'interno del quale esistono dalle sue qualità, dalle sue leggi, dalle condizioni grazie alle quali egli è venuto al mondo ed ha acquisito determinate qualità, possibilità, in particolare la possibilità di riflettere sulla libertà.
Questo tipo di uomo è completamente in grado di comprendere che il proprio intelletto rappresenta una manifestazione dell'intelletto dell'Universo, una delle forme della sua manifestazione proprio come le sue capacità, le sue possibilità, le sue conquiste, cioè le conquiste dello stesso Universo cosiccome la capacità di suonare il pianoforte non rappresenta una conquista delle mani e delle dita, bensì di colui il quale gestisce le mani e le dita, di chi è in grado di ascoltare la musica, di apprezzarla, per cui egli desidera suonare strumenti musicali facendolo con l'ausilio delle proprie dita.

Cosa pensa della «libertà» un uomo maturo? Cos'è più importante, la libertà dell'uomo oppure il senso d'esistenza dell'uomo?

A tale livello di comprensione, l'uomo si rende conto che imparagonabilmente superiore alla libertà c'è un altro valore, il senso della vita dell'uomo, il senso dell'esistenza dell'umanità. Proprio questo senso rappresenta il fatto che unisce ciò che è limitato a ciò che non lo è. Ciò che lo rende un mortale collaboratore nella realizzazione dei progetti dell'Immortale.

A cosa è dedicata la vita dell'uomo maturo se non alla libertà?

Per questo, quando di dischiude questo livello di comprensione, l'uomo desidera dedicare la propria vita non alla «libertà» nel senso della parola, bensì alla «libertà da tutto ciò che impedisce di riconoscere il senso della propria esistenza, di apprendere la propria principale designazione naturale», alla «libertà di tutto ciò che impedisce di dischiudere l'intero proprio potenziale naturale e di impegnarlo nel miglior modo possibile, in conformità alle attese delle forze e leggi dalle quali tale potenziale è motivato».
In altre parole, la seconda variante di rapporto nei confronti della libertà è assai più matura ed adeguata. Non si basa né sulla protesta né sul golpe, bensì sulla conoscenza di sé stessi, del mondo e della comprensione di sé stessi e del mondo.

Status di riflessione sulla libertà. Quale vantaggio è possibile trarre dalle riflessioni sulla libertà, dalle riflessioni sul rapporto delle persone nei confronti del concetto «libertà»?

Oserei affermare che attualmente queste riflessioni possono pienamente pretendere allo status di «riflessioni quanto più utili».
Poiché esse distruggono l'illusione principale che impedisce all'individuo di maturare, alla società di trasformarsi da una comunità di ragazzini affrettati e stupidi in una comunità di persone mature.
Senza vergognarsi di impiegare determinate espressioni, è possibile definire la nostra sofferente umanità una comunità di poveri idioti, di infelici e stupidi ragazzini che commettono stupidità a vicenda, picchiandosi, uccidendo in preda a raptus di follia, di rabbia, gettandosi bombe a vicenda, comprese quelle nucleari, distruggendo, paragonando la terra con le braccia di alcuni stupidi i «castelli di sabbia» costruiti con le braccia di altri stupidi con anni e anni di duro lavoro. E tutto ciò va avanti ormai da diversi millenni.
Ricordate quante creative braccia umane sono state annientate nel corso dell'ultimo millennio? Quante persone sono morte in occasione di vari spargimenti di sangue il senso dei quali all'epoca era sconosciuto a tutti e che continuerà ad essere sconosciuto a tutti, in quanto dapprima essi non avevano senso e rappresentavano unicamente il risultato della manifestazione della follia umana?
Forse le sofferenze patite non sono ancora sufficenti per meritare la maturità, per ammettere la stupidità del proprio comportamento e rivolgere l'attenzione alla forza ed al valore della comprensione reciproca, della comprensione di sé stessi e del mondo, comprendendo il fatto di come devono essere sinceri, maturi, sensati i rapporti reciproci, tra l'uomo e la società, tra l'umanità e l'Universo …

Perchè le riflessioni sulla libertà meritano lo status di «riflessioni più utili»?

Le riflessioni sulla libertà meritano lo status di «riflessioni più utili al mondo» in quanto proprio queste riflessioni sono in grado di porre fine a tutte queste disgrazie e tragedie, di porre fine all'infinito confronto tra le persone, all'annientamento e all'odio reciproco.
La comprensione e l'aiuto reciproci per quanto riguarda lo sviluppo, la prosperità rappresentano la garanzia delle persone mature ed adulte che diventeranno la base per acquisire la maturità dell'umanità nel suo complesso.

In che modo è possibile migliorare il mondo in meglio? Chi ci riuscirà?

L'uomo che avrà abbastanza coraggio, sincerità ed attenzione nel comprendere il senso del concetto «libertà», di comprendere quale approccio nei confronti di tale concetto corrisponde nel miglior modo possibile alla concezione del mondo dell'uomo maturo e razionale, diventerà come individuo il fattore, la ragione grazie alla quale cambieranno il mondo, l'umanità, la vita delle persone.
E non solo cambierà, ma cambierà in meglio. Inizierà a corrispondere meglio l'uomo alla natura, alla principale designazione dell'uomo, allo scopo in nome del quale l'uomo è venuto al mondo ed esiste.
Solamente il giusto approccio nei confronti della libertà consentirà di sbarazzarsi dell'abitudine di combattere, uccidere, dall'abitudine di rovinare la propria salute con un'errata conduzione della vita, con un errato approccio nei confronti del tempo, delle persone, del mondo.
Ed in che modo?
Di ciò se ne può parlare a parte.
In qualità di tema principale, sceglierei «Accusa e condanna. Senso di colpa. Ostacolo sulla via della conoscenza di sé stessi, sulla via della sincera comprensione reciproca tra le persone». Ciò consentirà di stupirsi un'altra volta di quale quantitativo di tragedie sono state motivate dalla falsa immaginazione della libertà e di pensare al fatto di quali siano le possibilità di cambiare lo stato delle cose. Successivamente sarà possibile parlare più nei dettagli di altri concreti temi quali:
- libertà di volere,
- libertà di scelta,
- libertà dagli stereotipi,
- libertà e altri valori,
- libertà, indipendenza, avidità, vanità, autoinganno,
- libertà e amore,
- libertà e giustizia,
- libertà ed onestà,
- libertà e conflittualità, contraddizione dei rapporti reciproci,
- libertà e guerra,
- attesa della libertà dall'esterno e libertà per la quale l'individuo è responsabile nei propri confronti,



Ma adesso desidero riassumere quanto già detto nel seguente modo.

Le riflessioni sulla libertà dischiudono nei confronti dell'uomo la via verso la comprensione dell'importanza della ricerca della propria esistenza.  Una volta compresa tale importanza, percependo la necessità di ricerca del senso, l'uomo non potrà mai più rinunciare a questo desiderio. E allora sarà costretto ad ammettere di essere diventato un filosofo. Cioè, amante della saggezza. Sebbene la definizione più esatta di quest'espressione è amante del senso.

Quando l'amore nei confronti della libertà lascia il posto all'amore nei confronti della saggezza, dle senso, nei cuori della maggior parte degli uomini l'umanità potrà considerarsi matura e le persone che prima di ciò erano potenzialmente esseri razionali, con indeterminate prospettive, otterranno la possibilità di diventare effettivamente razionali! :)
La sostituzione della libertà con la saggezza diventerà la sostituzione della prospettiva di autoannientamento con la prospettiva di un completo sviluppo e prosperità in conformità alla più importante designazione naturale dell'uomo!
Mentre l'amore nei confronti della saggezza, lo sforzo di comprendere il senso della propria esistenza, cioè la filosofia, diventerà il modello standard di vita di ogni uomo e che fungerà da base per l'instaurazione ed il rafforzamento di sani rapporti tra l'uomo e sé stesso, con le altre persone, con il mondo, manifesto e non evidente.
 
Grigorij Tigal

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Афоризм данного мгновения!